La Salita di Montallegro

I Sentieri della Storia

Le più antiche testimonianze scritte relative al borgo di Rapallo risalgono all’XI-XII secolo. Si tratta di brevi cenni, in alcuni casi solo rimandi a persone, o ad autorità ecclesiastiche, che hanno o gestiscono proprietà e interessi nel borgo e nel territorio circostante. Queste informazioni è possibile trovarle all’interno della preziosissima documentazione notarile conservata all’Archivio di Stato di Genova. Tali carte permettono oggi di avere notizia degli abitanti del territorio e delle principali attività economiche e sociali di Rapallo in età medievale. Possiamo sapere l’importanza che in quei secoli avevano gli allestimenti periodici di mercati, veri e propri punti di riferimento per l’economia di un comprensorio esteso, costituito da borghi collegati tra loro da un sistema efficiente di strade.

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Le Storie del Sentiero

Il sentiero che i rapallesi e i fedeli diretti al Santuario iniziarono a utilizzare, in alternativa alla ‘strada della Madonna’, aveva origine nei pressi della chiesa di San Francesco, alla foce del torrente omonimo, non lontano da una delle cinque porte di accesso al Borgo: oltre a quella di San Francesco, si poteva accedere al centro abitato attraverso quelle di Sant’Antonio, del Mulinetto, degli Orti e delle Saline. In un documento del 1629 Rapallo viene definito ‘borgo murato’ (ovvero dotato di mura), delimitato da due torrenti, il ‘Bogo’ (Boate) e il San Francesco, e da un sistema di mura verosimilmente coincidente con i muri delle case da una parte, verso i monti, e con il mare dall’altra.

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Storie di quotidianità

Il sentiero principale che conduceva al santuario era molto trafficato durante tutto l’anno dai contadini e dai boscaioli che trasportavano legna e fieno dalle ‘ville’ al ‘borgo’, aiutandosi con muli o slitte in legno, realizzate dagli abitanti delle ville di San Bartolomeo e molto simili a quelle oggi adoperate sulla neve. Il passaggio continuo delle slitte spiega il motivo per cui l’acciottolato ancora presente oggi lungo il sentiero risulti chiaramente assai levigato. Lungo il percorso, ancora nel XIX secolo, erano numerosi i luoghi attrezzati per la pausa e il ristoro. Tra questi alcune ‘osterie’ e ‘betole’ evidentemente molto frequentate durante le feste di luglio in onore della Madonna di Montallegro.

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Le Descrizioni nella Storia

La mappa del Vinzoni – forse perché rimasto fissato nel suo ricordo – riproponeva l’andamento a tornanti che caratterizzava il sentiero a salire poco dopo il nucleo di case del ‘Pellegrino’ fino alla località oggi detta del ‘Belvedere’. Percorso contraddistinto dal cosiddetto ‘rissêu lungo’, ovvero ciottolato-lungo, e da un ambiente boschivo ricco di elementi naturali, di lecci, castagni e ginestre. Da qui i tornanti, detti ‘giote’, si facevano più evidenti e permettevano di arrivare a valicare il dislivello della montagna. Ad una curva di questi tornanti si trovava, e si trova tutt’oggi, ‘o setto di prèi’, ossia ‘il sedile dei preti’, un manufatto di pietre disposte ad arco, sul quale nel passato erano soliti andarsi a sedere i rappresentanti del clero del santuario per assistere agli spettacoli dei fuochi pirotecnici, in occasione delle feste patronali di luglio.

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Sito di Interesse Comunitario

Il Territorio

L’antica mulattiera che sale a Montallegro, attraversa un’area in gran parte boschiva, ricca di elementi naturali di grande pregio, tali da essere inclusa nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) “Rio Tuja-Montallegro”. Lungo la mulattiera, spicca in particolare una parte dell’omonima lecceta, con gli esemplari più imponenti lungo il viale che porta al Santuario: lecci secolari catalogati tra gli alberi monumentali. I lecci sono querce sempreverdi tipiche della vegetazione mediterranea, che in passato hanno coperto i versanti meridionali dei rilievi costieri formando imponenti foreste.

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Linea del Tempo

1557

Il 2 Luglio la Madonna appare a Giovanni Chichizola.

1558

L’antico sentiero che collega Rapallo al crinale viene allargato e trasformato in mulattiera.

1559

Si completa la costruzione del Santuario, a navata unica, e di un ospizio per i religiosi ed i viandanti.

1607

Viene edificata la chiesetta di San Bartolomeo.

1619

Da quest’anno è attestato l’uso dei “mascoli”, cannoncini riempiti con polvere da sparo, durante le feste patronali di luglio.

1640

Il Santuario viene ampliato.

1739

La Madonna di Montallegro viene proclamata patrona della comunità di Rapallo.

1896

Viene realizzata la facciata attuale in stile gotico lombardo.

1907

Viene eretto il campanile attiguo al Santuario.

1932

Viene realizzata la strada carrozzabile e il 15 maggio la prima automobile giunge a Montallegro.

1934

Viene costruita la funivia, la prima corsa viene effettuata il 29 agosto .

1948

Il simbolo mariano viene inserito nello stemma di Rapallo.

2014

La Salita al Santuario di Montallegro viene dichiarata di Interesse Culturale con vincolo Ministeriale.

2019

Nasce SalitaMontallegro.it, un sito web interamente dedicato al Sentiero.

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